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Vetta straordinaria paragonata dai Francesi al Cerro Torre Patagonico. Per la brevità di accesso dal rifugio alla vetta sono state aperte molte vie. È la guglia più straordinaria che mente umana possa concepire per il piacere dei nostri occhi estasiati da tanta perfezione. Passeremo la notte al “Refuge du Soreiller” ed alle prime luci dell’alba inizieremo la salita che ci condurrà prima alla Brèche Gunneng da dove per un camino si sale fino ad un masso incastrato. Si giunge così sulla cresta finale che ci condurrà sulla vetta. La salita presenta passaggi molto esposti di III grado, pertanto non è adatta a chi è alle prime armi con l’arrampicata.

Materiale: 2 corde da 50 m, casco, qualche nut, friend, fettucce, rinvii, moschettoni ed imbrago e solo se vi è neve residua piccozza e ramponi.
Difficoltà: PD- (passaggi di III+)
Dislivello complessivo: 1.132 m il primo giorno, 411 m il secondo giorno

Referenti: Michele Ferrero, Davide Reinaud

 

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Il Rafting è una discesa fluviale su un particolare gommone molto agile e manovrabile, che viene governato tra le rapide grazie alle pagaie, per un entusiasmante esperienza di gruppo. Per praticare il Rafting non serve alcuna esperienza precedente e non è necessario fare alcun corso. La gita si svolgerà, a seconda delle condizioni dei torrenti, sulla Durance (Francia) o sulla Dora Riparia, accompagnati da guide esperte che ci forniranno tutta l’attrezzatura e l’abbigliamento necessario. L’escursione durerà tutta la giornata.

Referenti: Debora Galliano, Mirko Polliotto

 

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Gita di due giorni visto il dislivello di 1700 m con la partenza da Villanova. Il primo giorno si sale al rifugio Jervis (1.732 m) dove si cena e pernotta. Il secondo giorno si riparte dal rifugio e si procede su di un ripido sentiero, che poi si attenua. Si continua in un lungo vallone fino al colle dell'Urina, si devia poi sulla sinistra con qualche passaggio più difficile e salendo su roccette. Discesa dal Fontanone per fare un piccolo anello.

Materiale: scarponcini, zaino ed abbigliamento adeguato alla stagione ed alla quota.
Difficoltà: EE
Dislivello secondo giorno: 1.197 m
Tempo di salita: 4 h

Referenti: Ferruccio Clot, Fabrizio Sanmartino

 

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Il 2019, per iniziativa del CAI nazionale, è l’anno del Sentiero Italia. Questo sentiero, con i suoi 6.100 km, è il più lungo del mondo. Questo percorso esplora la dorsale appenninica e tutto l’arco alpino, comprese le isole maggiori. Con questa iniziativa il CAI, oltre a ripristinare fisicamente il S.I., intende anche valorizzarlo e farlo conoscere agli italiani e al resto del mondo. Durante i fine settimana, a partire da marzo in Sardegna e per finire ad ottobre in Friuli, ogni gruppo regionale organizzerà l’escursione di alcune tappe suggestive. Il 20 e 21 luglio tocca al Piemonte, in questa occasione ci troveremo insieme a precorrere alcune tappe di questo splendido sentiero.

Materiale: scarponcini, zaino ed abbigliamento adeguato alla stagione ed alla quota.
Difficoltà: E


Referente: Direttivo

 

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Dal rifugio Guide della Val d'Ayas si prosegue lungo il ghiacciaio di Verra portandosi sotto la parete del Polluce. Da qui, seguendo la cresta rocciosa (I/II, sfasciumi, un punto max III) si raggiunge un tratto di percorso obbligato in cui vi sono posizionati dei canaponi. Si risalgono le corde fisse e, in 10 minuti, seguendo una cresta di neve, si raggiunge la cima.

Materiale: imbrago, corda, scarponi, ramponi, piccozza ed abbigliamento adeguato alla quota ed alla stagione.
Difficoltà: PD+
Dislivello complessivo: 2.405 m

Referenti: Michele Ferrero, Davide Reinaud

 

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